Allo stesso modo, gli steli sottili e fitti del nostro antico canneto si sono sempre piegate solo al vento e noi non ci siamo sognati nemmeno per un attimo di cambiare questa realtà. Non solo non abbiamo violato il canneto ma abbiamo presentato alle autorità competenti un piano di valorizzazione del canale che lo curi da anni di abbandono e trascuratezza per favorire e migliorare il circolo e l’ossigenazione dell’acqua. Un intervento responsabile finalizzato a meglio preservare l’equilibrio naturale della flora e della fauna e teso a favorire la sua ricca e impagabile biodiversità.

Non vogliamo riscrivere o peggio ancora stravolgere la storia di questo luogo tanto magico così com’è, desideriamo solo renderla accessibile a chi saprà amarlo, apprezzarlo e rispettarlo anche solo nel corso di una breve, ma certamente unica, vacanza.

Davanti a voi che alloggerete in una vasta area verde dalla vegetazione spontanea e autoctona, una cortina ondeggiante di cannucce, tife e ninfee, lambite da un antico canale naturale percorribile in kajak per giungere in lago aperto. Di fronte a voi, solo a questo punto, la cittadina di Sarnico, là dove le acque del Sebino si gettano nel fiume Oglio, un tratto dell’aspra sponda bergamasca del lago e la mitica Montisola -l’isola lacustre abitata più grande d’Europa- con i suoi pittoreschi borghi di pescatori.